Il cuore di Gramma Epsilon è collegare l’avanguardia femminile del presente con il clima di sperimentazione e con i movimenti di emancipazione che hanno avuto la donna come protagonista e che hanno preso vita negli anni Sessanta e Settanta. Abbiamo voluto documentare il lavoro delle artiste di quel periodo, una progettualità e una inventiva dalla forza straordinaria, ma ancora oggi poco conosciuta.
The Different Revolution
A cura di Paolo Cortese
Martedi 12 Novembre Gramma_Epsilon Gallery ad Atene inaugura la mostra collettiva “The Different Revolution” curata da Paolo Cortese.
Questa rassegna, un cui preview è stato presentato durante Artissima 2024, vuole documentare la ricerca che hanno portato avanti 20 artiste, per lo più italiane, dagli anni 70 del secolo scorso.
Cinquant’anni di battaglie, di lotte e discussioni per far uscire la donna dai margini di una società che non la voleva mai davvero al centro della storia. Una protesta portata avanti nei modi più diversi: la politica, il teatro, i cortei studenteschi ma anche la sfida unica del talento che si batte usando l’arte per farsi ascoltare: sono queste le interpreti che hanno saputo scrivere quel pezzo di storia in modo davvero imprevedibile.
Donne che in un clima di costante contestazione anni Settanta, rivendicano con forza un ruolo che non può più essere negato: nascono così i collettivi femminili che mettono in comune le esperienze per sostenersi a vicenda. Molte artiste scendono in piazza e prendono parte in prima linea alle manifestazioni, altre portano avanti la loro rivoluzione in maniera differente, all’apparenza meno vistosa ma dotata di una potenza difficile da misurare.
Greta Schödl
Orditi di luce
A cura di Paolo Cortese e Rosanna Ruscio
Martedí 18 giugno alle 18, si inaugura ad Atene nella Galleria Gramma_Epsilon la mostra personale di Greta Schödl “Orditi di luce” a cura di Paolo Cortese e Rosanna Ruscio.
Si tratta della prima personale in Grecia dell’artista italo- austriaca. Sono in mostra 50 opere tra lavori bidimensionali, libri oggetto, sculture in marmo e installazioni.
La mostra si concentra principalmente su due elementi centrali nella poetica della Schödl: la scrittura come azione catartica e la natura come scenario di riferimento.
Nata a Hallabrunn in Austria nel 1929, Greta Schödl risiede e a Bologna dalla fine degli anni ‘50. Parte da esperienze tessili e, attraverso esercizi grafici, incontra la calligrafia. Passando dal segno grafico a elementi più liberi, oscillazioni e vibrazioni del tratto, arriva a indagare i comportamenti del filo e, attraverso questo strumento, il significato profondo dell’esistenza femminile. Utilizza supporti cartacei o tessili, dove letteralmente tesse le sue parole. L’accento del suo lavoro però non è limitato all’elemento verbale ma piuttosto alla sua sistemazione all’interno di uno spazio ben definito e al rapporto che crea con il supporto utilizzato.