Il cuore di Gramma Epsilon è collegare l’avanguardia femminile del presente con il clima di sperimentazione e con i movimenti di emancipazione che hanno avuto la donna come protagonista e che hanno preso vita negli anni Sessanta e Settanta. Abbiamo voluto documentare il lavoro delle artiste di quel periodo, una progettualità e una inventiva dalla forza straordinaria, ma ancora oggi poco conosciuta.

Filo_Diffusione_opening_gramma Epsilon

Filo-diffusione

A cura di Paolo Cortese

13.11.2025 - 28.03.2026

Si tratta di un progetto che prende spunto dalle rassegne al femminile organizzate da Mirella Bentivoglio sul tema del filo negli anni 80, attualizzandone la ricerca.

Sono in mostra opere di artiste ampiamente storicizzate, molte delle quali presenti nelle rassegne curate da Bentivoglio oltre 40 anni fa, a fianco di artiste più giovani che hanno accolto le stesse istanze facendole proprie e sviluppandole in accordo con il trascorrere del tempo e l’evoluzione degli strumenti creativi a disposizione. Partendo da una ricognizione a posteriori delle opere, condizione necessaria per una loro lettura libera e imparziale, il progetto è articolato in due mostre distinte.

La prima, Filo-diffusione_Ə 13 novembre – 31 gennaio 2026, raccoglie lavori nei quali l’utilizzo del filo è connesso a una ricerca interiore, a uno scavo nella dimensione archetipica collegata all’elemento mater.

Nelle opere esposte si avverte forte la necessità di esplorare l’universo interiore nel tentativo di definire un’identità autonoma e solida che però non rinunci a quelle caratteristiche che hanno relegato la donna in una dinamica di dipendenza ma che al contrario, attraverso un cambio di prospettiva, le esalti facendole diventare un punto di forza.

Nella seconda mostra, Filo-diffusione_& 05 febbraio – 28 marzo 2026, il cambio di segno è avvenuto e le artiste si muovono liberamente con forza e disinvoltura nella dimensione del logos, utilizzando il filo come strumento per raccontare storie, denunciare ingiustizie e soprusi, per “disegnare il mondo” ma anche per proteggere e salvaguardare la dimensione della memoria.

La divisione non è quindi basata su un criterio cronologico, ma piuttosto sulla lettura e il confronto delle opere esposte e a questo si deve la scelta di differenziare le sezioni utilizzando la “e rovesciata” e la “e commerciale”. Inclusione e congiunzione sono infatti due principi ispiratori della galleria che non a caso si chiama Gramma Epsilon che in greco significa appunto “lettera e”.

Franca Sonnino

_The Thinking Hands

A cura di Paolo Cortese e Francesco Romano Petillo

19.06-08.11.2025

A distanza di tre anni dalla grande antologica, organizzata in collaborazione con il MUACC di Cagliari questa esposizione, curata da Paolo Cortese e Francesco Romano Petillo, presenta al pubblico ateniese una selezione di opere che vanno dai primi anni ‘70 ad oggi e che restituiscono una chiara visione del percorso dell’artista romana, a giusto titolo considerata una delle madri della Fiber Art italiana.
Nei primi anni 70 Franca Sonnino realizza grandi tele dove con acrilico e tempera traccia linee, continue, tratteggiate o puntinate, che si intersecano e si sovrappongono, come in una fitta rete di trame e reticoli. Di pochi anni successivi sono i primi lavori dove l’artista sperimenta l’utilizzo di materiali provenienti dall’universo domestico e afferenti alla sfera femminile come filo, paillettes, merletto, tessuto. A mano a mano, il supporto della tela viene abbandonato e il filo prende il posto del pennello. Nei primissimi anni ’80 Franca Sonnino inventa il “filo solido”, un filo di cotone armato di filo di ferro, con il quale si accinge a disegnare il suo universo in 3D.