Il cuore di Gramma Epsilon è collegare l’avanguardia femminile del presente con il clima di sperimentazione e con i movimenti di emancipazione che hanno avuto la donna come protagonista e che hanno preso vita negli anni Sessanta e Settanta. Abbiamo voluto documentare il lavoro delle artiste di quel periodo, una progettualità e una inventiva dalla forza straordinaria, ma ancora oggi poco conosciuta.

Opening_Greta_Schoedl_gramma_epsilon

Mostra in corso

Greta Schödl _Orditi di luce

A cura di Paolo Cortese e Rossana Ruscio

18.06 - 05.10.2024

Martedí 18 giugno alle 18, si inaugura ad Atene nella Galleria Gramma_Epsilon la mostra personale di Greta Schödl “Orditi di luce” a cura di Paolo Cortese e Rosanna Ruscio.
Si tratta della prima personale in Grecia dell’artista italo- austriaca. Sono in mostra 50 opere tra lavori bidimensionali, libri oggetto, sculture in marmo e installazioni.
La mostra si concentra principalmente su due elementi centrali nella poetica della Schödl: la scrittura come azione catartica e la natura come scenario di riferimento.
Nata a Hallabrunn in Austria nel 1929, Greta Schödl risiede e a Bologna dalla fine degli anni ‘50. Parte da esperienze tessili e, attraverso esercizi grafici, incontra la calligrafia. Passando dal segno grafico a elementi più liberi, oscillazioni e vibrazioni del tratto, arriva a indagare i comportamenti del filo e, attraverso questo strumento, il significato profondo dell’esistenza femminile. Utilizza supporti cartacei o tessili, dove letteralmente tesse le sue parole. L’accento del suo lavoro però non è limitato all’elemento verbale ma piuttosto alla sua sistemazione all’interno di uno spazio ben definito e al rapporto che crea con il supporto utilizzato.

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Anna Esposito

FUTURANNA

A cura di Paolo Cortese e Francesco Romano Petillo

14.03 - 15.06.2024

Giovedì 14 marzo inaugura ad Atene presso la Galleria Gramma_Epsilon, la mostra Anna Esposito_FUTURANNA.

A distanza di due anni dalla sua ultima personale, questa esposizione, curata da Paolo Cortese e Francesco Romano Petillo, presenta 30 opere che vanno dagli anni ’60 ai primi anni 2000, nelle quali l’artista focalizza il suo sguardo critico sulla cultura del consumismo e sullo spreco, come annuncia il titolo della mostra che si riferisce a Futurama, la famosa esposizione di New York del 1939.

Attraverso la tecnica del collage e utilizzando materiali recupero, prodotti di scarto e immagini pubblicitarie strappate, Anna Esposito sviluppa la sua arte attorno alla pratica del riciclo, rifiutando la spreco dettata dalla cultura di massa dominante, riducendo gli sprechi e riproponendo oggetti resi obsoleti dalla velocità dell’economia capitalista. Nelle sue opere esprime chiaramente, fin dagli anni ’70, una critica alla produzione di massa e alla società consumistica. I suoi commenti taglienti in campo ecologico, sociale e politico sono oggi molto attuali considerando la situazione di estrema gravità legata al cambiamento climatico e la necessità di sviluppare una cultura del decrescimento per un futuro sostenibile.