Alba Savoi

Alba Savoi has planned her whole creative path on the elaboration of the fold, which, for this reason is not only a formal event, but the precise and complex concept of Deleuze, based on Leibniz’s philosophical intuition, leading back to the Baroque as the essence of a problematic exceeding its temporal limits (…) The pressure […]

Greta Schödl

Mi sembra evidente che tutta la ricerca portata avanti da vari anni da Greta Schödl parte dall’analisi del segno nel suo significato analogico di riferimento al lavoro femminile svolto col filo. “Dal segno grafico – essa scrive, infatti – sono passata a segni più liberi, fino a trovarmi ad analizzare vibrazioni ed oscillazioni eseguite con […]

Maria Jole Serreli

Maria Jole Serreli (Roma 1975) è un’artista multidisciplinare che esprime la sua visione artistica sia in poesia che in arte performativa, caratterizzata da una forte relazione con i materiali utilizzati nelle sue opere, specialmente lavorando con il filo. Vivendo e lavorando in Sardegna, si è spesso ispirata alla sostanza arcaica e tradizionale del suo ambiente, […]

Franca Coen Sonnino

Con una matassa di filo di ferro e qualche rocchetto di filo di cotone, Franca Sonnino si accinge a ricostruire il mondo. Il suo microcosmo è definito da un segno sottile, continuo, a volte sommesso, sempre inteso comunque a cogliere del reale l’essenza profonda, non il dato contingente, l’intima sostanza della struttura non la mutevole […]

Chima Sunada

Chima Sunada è un’artista giapponese, nata a Tokyo nel 1944. Durante la sua infanzia si è avvicinata all’arte sacra della calligrafia Sho-do, con una con unatesi sulla quale si è laureata, insegnando poi per decenni. Negli anni ’70, entra in contatto con la poesia concreta giapponese e, su sollecitazione di un docente di università, decide di entrare nel gruppo di poesia ASA, iniziando a comporre poemi concreti. Dopo l’esperienza nel gruppo e la preziosa conoscenza di Mirella Bentivoglio, che definisce come […]

Anna Torelli

I silenzi di Anna Torelli Vi è un settore della scrittura visuale che manca di una globale codificazione storica, di una fondazione, di un nome. È l’area delle scritture para-musicali; l’uso della scrittura musicale a fini di fruizione esclusivamente visiva. (…) La scarsità di collegamenti unificanti e di letteratura critica sull’argomento, non ha giovato alla […]