Lia
Drei
Biografia
(Roma 1922 – 2005)
Si forma nello studio del padre a Roma e frequenta l’Associazione Artistica Internazionale, dove conosce Francesco Guerrieri che ne diventa poi marito. Dopo un periodo informale nel 1962 si dedica a ricerche gestaltiche e strutturaliste e cofonda il Gruppo 63. Negli anni ‘70 affianca alla pittura happenings, opere-ambiente, poesia concreta e visiva, mail-art e libri d’artista. Nel decennio successivo partecipa alle mostre di metapittura e negli anni ‘90 torna alla pittura aniconica-strutturalista.
Testo critico
“… Ci sono, talvolta, nelle opere della Drei, alcune incidenze cromatiche più evidenti per accentuata ricerca di esteticità o, al contrario, per intenzionale, maggiore intensità percettiva: colori, appunto, che sembrano costituirsi come una divagazione, una libertà di variazione sulla certezza di un rapporto formale centrato.
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Ma sono, questi, brevi lampi che poi si ricompongo nella stesura severa ed esigente, e finiscono quasi con il costituire una presa di possesso più sicura del tema esperito. (…) L’incastro delle forme geometriche del fondo con i dischi scattanti nei colori fluorescenti era così compiuto, eppure mai statico, ricaricandosi, ad ogni prova, delle multiple disponibilità assegnate a quella basilare grammatica. Da quella vicenda, fondamentale nel suo percorso, la Drei ha poi estratto la forma del triangolo (…) I triangoli sono diventati come lame appuntite, raggi di rigore geometrico, trafiggenti una convergenza che non stabilisce più, soltanto un rapporto percettivo spaziale tra l’opera e il fruitore ma si appunta all’interno del quadro, con un processo di arretramento del punto di vista, per il quale si giunge a tentare, nell’arco del lavoro della Drei, fino ad oggi, l’intero percorso delle vicende spaziali: dall’estrazione di esse, appunto, alla focalizzazione del punto di vista, capillarmente condotta”
_Sandra Orienti