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Betty

Danon

Istanbul 1927 - Milano 2002

Biografia

Trasferitasi nel 1956 a Milano, ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le collettive si ricordano nel 1977 Magma al Museo di Castelvecchio di Verona, nel 1978 Materializzazione del linguaggio alla Biennale di Venezia, nel 1979 alla National Modern Art Gallery di Lisbona e alla Westfälischer Kunstverein di Münster, nel 1980 ancora alla Biennale di Venezia ne Il tempo nel museo, nel 1981 al Palazzo delle Esposizioni di Roma e alla Biennale di San Paolo del Brasile, dove espone anche nel 1982 al Museo de Arte Contemporáneo. Uscita volontariamente, negli anni Ottanta, dai tradizionali circuiti espositivi, continuerà nel privato la sua attività artistica fino alla sua morte. Negli ultimi anni le sue opere sono state esposte in diverse collettive: nel 2019 Doing Deculturalization (Museion, Bolzano) e II Soggetto Imprevisto. 1978 Arte e femminismo in Italia (Frigoriferi Milanesi, Milano); nel 2020 Scrivere Disegnando al Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Una parte consistente del suo archivio è custodita presso il Mart di Trento e Rovereto (Archivio del ‘900, Fondo Betty Danon).

Testo critico

(…) Tutto il mio operato è basato su una ricerca dinamica e dialettica
in una dimensione interiore al centro del quale c’è sempre l’uomo
spettatore e protagonista di un mondo di infinite combinazioni e calcoli di probabilità…
tutto sommato un grande punto interrogativo su quel che riguarda l’essere e il divenire,
gli accadimenti del micro e macro cosmo, il mistero del caso, l’ambiguità della realtà.
Per esprimermi adopero come elemento base la l i n e a, intesa come forza dinamica psichica.
Mediante la sovrapposizione dei segni e le infinite combinazioni possibili porto avanti
un’analisi sui rapporti tra superficie-spazio, spazio-tempo-ritmo,
realizzando così quelle opere che chiamo “partiture astratte”. (…)

_Betty Danon

dichiarazione di poetica 1975