Histoire d’E
part 1
Between language and image
30.09 - 25.11. 2021
Histoire d’E part 1 Between language and image
a cura di Paolo Cortese e Francesco Romano Petillo
Histoire d’E narra storie di donne, di amicizie, di legami e di separazioni. Racconta di come negli anni ‘70, le artiste donne abbiano iniziato a scrivere la loro storia indipendente; di come il totale disinteresse da parte del mercato permise loro di sperimentare in piena libertà.
Testimonia Francesca Cataldi: “La profonda ingiustizia che subivamo all’epoca si rivelò in realtà una grande opportunità e, da una prospettiva storica, fu la nostra fortuna”.
In Italia fu Mirella Bentivoglio ad accendere i riflettori su questa discriminazione generalizzata raccogliendo, in una rassegna curata per la Biennale di Venezia del 1978, oltre 80 artiste provenienti da tutto il mondo che lavoravano tra linguaggio e immagine.
Spiega Bentivoglio nel catalogo: “Smaterializzata in passato nella sublimità astratta della sua pubblica immagine, parallela alla sua pubblica assenza; privatamente confinata nel contatto quotidiano e esclusivo con le materie, la donna oggi pone tutta sé stessa in un mondo derealizzato nei meccanismi ripetitivi. Le nuove forme di poesia sono la riappropriazione di ciò che lei, insieme con l’uomo, ha elaborato dalle sedi primarie dell’esistenza, il linguaggio”.
“Materializzazione del linguaggio”, questo era il titolo della storica mostra del ‘78, non fu un caso isolato. Già dai primi anni ‘70, e successivamente per oltre 30 anni, Mirella Bentivoglio curò esposizioni dedicate alle donne.
Historie d’E, titolo preso in prestito ad una sua mostra londinese del 1988, vuole, a oltre trent’anni di distanza, rendere omaggio a questa grande artista e curatrice italiana presentando al pubblico ateniese molte delle artiste a lei vicine.
Il progetto è articolato in due mostre: la prima, “Between language and image”, presenta lavori di Poesia Concreta e di Poesia Visiva ma documenta anche le sperimentazioni di visualizzazione del suono; la seconda invece, “Between language and object”, pone l’accento sulla ricerca e la sperimentazione tridimensionale, scultorea, raggiunta da queste donne attraverso un processo catartico di sdoganamento della dimensione domestica “che fu per molti secoli il loro regno e la loro prigione” (M. Bentivoglio)
Parallelamente a Roma, dal 15/9 al 15/10, si svolgerà una mostra analoga nello Spazio Indipendente Lettera_E
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Mirella Bentivoglio, "E congiunzione", 1979-2003
Mirella Bentivoglio, "Mutilazione per accentuazione (La porta dell'essere)", 1979-2003
Chima Sunada, "HEART la forma del cuore," 2018
Chiara Diamantini, "Frammenti da The waste land di T.S. Eliot", 1987
Amelia Etlinger, "If the sky is pink", 1978
Betty Danon, "da Linee sonorizzate", 1977
Anna Esposito, "À la guerre comme à la guerre", 1975
Giustina Prestento, "da Elogio per un'ombra di G.Petrassi", 1983
Elly Nagaoka, "Vocali 007", 2021
Anna Torelli, "Scrittura musicale n.1", 1983
Marilla Battilana, "Lettera incrinata", 1968
Fernanda Fedi, "Frammenti di fuga n3", 2020
Tomaso Binga, senza titolo, 1996
Greta Schödl, "Testo", 1981
Tomaso Binga, "Lettera propiziatoria", 1996