Tomaso Binga
Tomaso Binga (Salerno 1931)
IO: tomaso binga, sono nata a Salerno nel secolo scorso, ma vivo e lavoro a Roma. Attratta fin da bambina dalla letteratura (le mie prime poesie risalgono all’età di dieci anni), ho iniziato a lavorare nel campo artistico fin dai primi Anni Sessanta, ma sono uscita allo scoperto solo nel ’71, nel pieno del fervore femminista, assumendo in arte, ironicamente e provocatoriamente, un nome maschile.
Da allora la mia ricerca si è sviluppata, sempre con grande coerenza, nell’ambito della Scrittura Verbo Visiva e della Poesia sonoro-performativa.(…)
Le mie opere vogliono soprattutto stupire ma anche far riflettere un pubblico, prevalentemente distratto, sul vero significato del sense e del non sense inscritto in una immagine, in una poesia, in una performance dove la voce e il ritmo diventano corpo della parola.
Questa pratica dell’arte che ha accompagnato tutto il mio percorso artistico, ha trovato nell’uso della parola, del gesto e del corpo, un suo esito organico. (…)
Ironia e grottesco, denuncia e dissacrazione, non sense e luogo comune e il sonoro più stereotipato del mondo tecnologico sono stati gli ingredienti principali delle mie poesie performative che con la poesia sonora si sono arricchite della energia corporea necessaria a stabilire un tramite più diretto tra il testo e il fruitore.
"carta da parato", 1976
"carta da parato", 1976
"carta da parato", 1976
"carta da parato", 1976
senza titolo, 1996
senza titolo, 1996
senza titolo, 1996
senza titolo, 1996
senza titolo (a Franca), 1996
senza titolo, 1989