Patrizia Molinari
Patrizia Molinari (Senigallia)
“(…) L’opera di Patrizia Molinari supera le frontiere dei regni terrestre e celeste, è la creazione di un mondo capace di rendere visibile l’invisibile, di celebrare nel contempo l’affermazione della vita e l’affermazione della morte, qualcosa che ci conduce alla nozione dell’essere angelico di cui ci parla Rilke nelle sue Elegie del Duino. Un mondo aperto in cui vengono cancellati i limiti fra il “qua” e “l’aldilà” in una unità infinita.
Daniel Zamora, nei suoi commenti alle Elegie di Rilke, dice che "Gli angeli sono in contatto con coloro che ci precedettero, con i morti e con coloro che ci precedono, con gli esseri futuri ". Ed è a questo punto che si domanda se quegli essere che circolano dal sensibile al soprasensibile, siano i poeti. … Le Elegie di Rilke ci sono utili per trovare un parallelismo con lo sguardo angelico di Molinari, ogni volta più atemporale e depurata, guidata dall’intuizione e da un sesto senso che le permette di transitare attraverso le cose di questo mondo e insieme attraverso l’imperituro. Vi è un esempio nella sua opera che ci rimanda a quella pista angelica, a quell’unione di cielo e terra, quando aggiunge all’isola di Ikaria (2007), un'ala angelicale che parla della caduta di Icaro in mare. La pietra o terra ferma dell’isola più utopistica della storia e della letteratura, accende qui virtù angelicali per trascendere la vita degli esseri umani e unire in quella proposta di elevazione tutti i tempi passati, presenti e futuri come impronta degli aneliti dell’umanità. (…)”
(Pilar Parcerisas)
Oltre lo specchio, 2021
Sassi segreti, 2007