Greta Schödl
ph. by Letizia Rostagno
Greta Schödl (Hollabrunn 1929)
Mi sembra evidente che tutta la ricerca portata avanti da vari anni da Greta Schödl parte dall’analisi del segno nel suo significato analogico di riferimento al lavoro femminile svolto col filo. “Dal segno grafico – essa scrive, infatti – sono passata a segni più liberi, fino a trovarmi ad analizzare vibrazioni ed oscillazioni eseguite con tratti continui su superfici piane, poi ad indagare particolari comportamenti del filo.” Si presenta quindi, la sua ricerca, con caratteristiche particolari, univoche, che quasi parafrasano, simbolicamente, il significato più profondo dell’essere nel mondo e nella vita, da parte della donna, nel senso che si svolge come un progressivo, lento, sottile irretimento del mondo nella trama della sua più profonda femminilità. Ciò che significa tutto un particolare carattere di intelligenza, di amore, di attaccamento, di intensità di dedizione al vivere quotidiano, anche attraverso le “cose” che lo permeano. Caratteristiche femminili di tradizione millenaria, ma anche da riscoprire e riconsiderare secondo nuove prospettive (...)
(Lara Vinca Masini)
"Testo", 1981