Fernanda Fedi

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Fernanda Fedi (Milano 1940)

Penso che la scrittura asemantica si ponga come necessità di una assoluta partecipazione e di pensiero, dove il gesto e il Segno della mano siano liberi di muoversi liberamente sul foglio, captando le vibrazioni della propria emozione e del proprio pensiero. L’opera si sviluppa nel suo divenire, non esiste un progetto preparatorio, è un progetto mentale che può anche modificarsi nella sua attuazione. Esso esige una partecipazione ed. una concentrazione totale di carattere mentale e fisico. Fondamentale è che l’opera compiuta mi coinvolga nella sua autenticità dal punto di vista formale /contenutistico e che sia testimonianza di una sollecitazione emotiva/ evocativa della mia memoria. 

Questa è la mia visione della Poesia Visiva asemantica

(Fernanda Fedi)

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