Fernanda Fedi
Fernanda Fedi (Milano 1940)
Penso che la scrittura asemantica si ponga come necessità di una assoluta partecipazione e di pensiero, dove il gesto e il Segno della mano siano liberi di muoversi liberamente sul foglio, captando le vibrazioni della propria emozione e del proprio pensiero. L’opera si sviluppa nel suo divenire, non esiste un progetto preparatorio, è un progetto mentale che può anche modificarsi nella sua attuazione. Esso esige una partecipazione ed. una concentrazione totale di carattere mentale e fisico. Fondamentale è che l’opera compiuta mi coinvolga nella sua autenticità dal punto di vista formale /contenutistico e che sia testimonianza di una sollecitazione emotiva/ evocativa della mia memoria.
Questa è la mia visione della Poesia Visiva asemantica
(Fernanda Fedi)
"Frammenti di fughe n.3", 2020
"Frammenti di fughe n.6" , 2020
"Fuga 311", 2019
"Fuga 309", 2019