Chiara Diamantini
Chiara Diamantini (Senigallia - 1949)
Chiara Diamantini estrapola frammenti di frasi da celebri pagine (Shakespeare, Leopardi, Nietzsche, Kafka, Eliot, Breton, e così via) e li assembla come versi di un rigoroso ordine visivo: la parola pubblicata, da lei sottratta all’originario contesto metrico o narrativo, nel suo citazionismo (affidato a interventi grafici, cromatici, materici, fotografici, a piccoli trasferibili) assume valenze nuove senza mai che al testo matrice venga usata violenza. Viene sì frantumato ma mai manomesso. È conservato ai frammenti anche il preciso ordine dell’originario svolgimento.
La letteratura è dunque il deposito dal quale questa meta-autrice attinge i materiali con i quali costruirà non commenti, non illustrazioni, non rovesciamenti di segno, ma unicamente la propria poesia. Così forse l’espressione che più si addice al suo procedimento può trovarsi nel breve titolo di una sua prima mostra personale romana di alcuni anni or sono: L’opera sull’opera.
(Mirella Bentivoglio)
"Frammenti, da The waste land di T.S. Eliot", 1987
"Frammenti 1, da The waste land di T.S. Eliot", 1987
"Sole-Soli 1, da La gaia scienza di Nietzsche", 1979
"Sole-Soli 2, da La gaia scienza di Nietzsche", 1979
"Costellazioni, da L'infinito di Leopardi", 2006