Anna Esposito
Anna Esposito (Roma 1944)
L’arte di Anna Esposito non si può inquadrare in nessuna corrente o tendenza o gruppo: essa spazia nel campo dell’immaginazione e della fantasia in assoluta libertà di tecnica e di invenzione giovandosi di ogni specie di materiali antichi e nuovi. Fin dagli inizi le sue opere appaiono come un agglomerato delle più disparate materie, stoffa, plastica, vetro in composizioni di significato ambiguo e che lasciano al riguardante la più ampia libertà di interpretazione. (…)
La fotografia è stata, negli ultimi anni, alla base delle immagini della Esposito: sopra questa l’artista compone, integrandone le varie parti, i suoi diversi materiali per raggiungere un’unità e una complementarietà dei vari elementi. L’ironia, l’umorismo e il sarcasmo fino spesso al grottesco, il ludico, il senso del gioco sono alla base della sua arte e animano tutte le sue invenzioni in modo così stimolante da dare al riguardante la più ampia possibilità di partecipazione e di integrazione. (…)
Un’arte originale, che spazia in una vasta gamma di immagini sempre intelligenti, fantasiose e stimolanti e che perciò è da considerare come una delle più interessanti nel panorama dell’arte contemporanea.
[Palma Bucarelli, Galleria Banchi Nuovi, Roma, giugno 1987]
"Andante - Adagio", 1982
"À la guerre comme à la guerre" ,1975
"I lavori di restauro ", 2019
"Il concilio", 1973
"Prima e dopo il concerto", 1982